Caduta dei capelli: rimedi naturali per prevenirla

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La caduta dei capelli dipende da molti fattori, tra cui età, predisposizione genetica, cambiamenti ormonali, agenti esterni, alimentazione e stile di vita. Scopriamo su quali possiamo intervenire per migliorare la salute dei nostri capelli e prevenirne la caduta anche con l’aiuto dei rimedi naturali

Caduta dei capelli: le principali cause tra genetica, ormoni e agenti esterni

I capelli, insieme a peli e unghie, fanno parte dei cosiddetti annessi cutanei, strutture che hanno la funzione di rivestire la pelle, proteggendola dagli agenti esterni e regolando la temperatura corporea. Fatta eccezione per alcune zone, come i palmi delle mani, le piante dei piedi e le labbra, il corpo umano è quasi completamente ricoperto da peli con caratteristiche diverse in base all’area in cui si trovano.

Oltre ad avere una funzione protettiva, i capelli sono un tratto distintivo della nostra immagine e svolgono un importante ruolo estetico e sociale. Ecco perché i disturbi legati alla crescita e alla caduta dei capelli possono avere ripercussioni sulla sfera psicologica.

Prima di occuparci in modo più specifico dei problemi di caduta, vediamo in breve come si compone un capello e com’è organizzato il suo ciclo di vita.

Nel capello si possono distinguere due diverse strutture:

  • il fusto, ovvero la parte visibile, che fuoriesce dalla cute;
  • la radice, che si trova sotto la superficie cutanea ed è inserita nel follicolo pilifero, che dà origine al capello e ne regola la crescita.

La crescita dei capelli è un processo dinamico e ciclico, controllato da diversi ormoni e influenzato da fattori quali l’età, le abitudini alimentari della persona e l’ambiente esterno. È un alternarsi continuo tra fasi di crescita, regressione e quiescenza del follicolo pilifero, che sono così definite:

  • anagen: è la fase di crescita attiva, che può durare diversi anni, in cui il follicolo pilifero dà origine al nuovo capello e ne consente l’allungamento (più o meno 1 cm al mese); si stima che circa il 90% dei follicoli presenti nel cuoio capelluto si trovi in questa fase;
  • catagen: è una fase di transizione, che può durare alcune settimane, in cui il capello cessa di crescere; interessa circa l’1-2% dei follicoli;
  • telogen: il follicolo è a riposo e il capello si prepara a staccarsi; al termine di questa fase, che può durare alcuni mesi, il capello cade e, nell’arco di qualche settimana, ricomincia un nuovo ciclo; in condizioni normali circa l’8-9% dei follicoli è in questo stato.

Dato che ogni follicolo pilifero si trova in una fase di crescita diversa, la perdita di capelli è, entro certi limiti, un fenomeno fisiologico: secondo l’American Academy of Dermatology Association, è infatti normale perdere dai 50 ai 100 capelli al giorno, un numero che non incide assolutamente sull’aspetto generale della capigliatura e non deve destare preoccupazione.

La caduta dei capelli tende poi ad aumentare in alcuni periodi dell’anno, in modo particolare in primavera e in autunno. La perdita di capelli stagionale è probabilmente dovuta alla variazione delle temperature e del rapporto tra ore di luce e buio, alla maggior esposizione a fattori di stress per i capelli durante l’estate (come sole, salsedine e sabbia) e all’adozione di ritmi e abitudini diverse. Si tratta di una condizione temporanea che, solitamente, non provoca particolari problemi e alla quale possiamo prepararci con un trattamento rinforzante per i capelli.

L’invecchiamento è un’altra causa frequente di perdita dei capelli. Con l’avanzare dell’età, la crescita rallenta, i follicoli smettono progressivamente di produrre nuovi capelli e la chioma si fa via via meno folta. Anche se, purtroppo, non è possibile arrestare del tutto questo processo, alcuni trattamenti possono aiutare a rallentarlo.

Soprattutto quando è particolarmente intensa o lascia segni evidenti, la caduta dei capelli può essere sintomo di altri problemi che devono essere individuati e, se necessario, trattati. Vediamo quali sono i più frequenti.

  • Carenze nutrizionali. Sostanze come la biotina (un tipo di vitamina B), il ferro, lo zinco e le proteine sono importanti sia per il benessere generale dell’organismo che per lo stato di salute dei capelli. Quando i loro livelli sono inadeguati, si può osservare un aumento della caduta; in questi casi si può intervenire rivedendo la dieta e se opportuno facendo uso di integratori specifici.
  • Infezioni e altri disturbi del cuoio capelluto. Sono solitamente accompagnati da altri sintomi, quali prurito intenso, bruciore, dolore e desquamazione del cuoio capelluto. Una volta trattato il disturbo, i capelli tendono a ricrescere.
  • Uso di prodotti o trattamenti cosmetici aggressivi. Le sostanze chimiche contenute in tinte o permanenti e il calore di piastre e phon possono danneggiare i capelli, indebolirli e provocarne più facilmente la caduta.
  • Telogen effluvium. Consiste in un aumento generalizzato della perdita di capelli dai follicoli in fase telogen, che può verificarsi in seguito a eventi particolarmente stressanti per l’organismo, come malattie, interventi chirurgici, assunzione di determinati farmaci, cambiamenti ormonali (per es. dopo una gravidanza o durante la menopausa), stress emotivi o un dimagrimento eccessivo. Il telogen effluvium è in genere una condizione temporanea e reversibile, che si risolve nell’arco di alcuni mesi con l’eliminazione della causa scatenante o il riassestamento dell’organismo.
  • Alopecia androgenetica. Detta anche calvizie, è caratterizzata da una progressiva perdita dei capelli dovuta un’eccessiva sensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni maschili (androgeni). Questa ipersensibilità è determinata da una predisposizione genetica. Essendo legata agli ormoni maschili, l’alopecia androgenetica è più comune negli uomini, con un’incidenza che può arrivare anche all’80% dopo i 70 anni di età. Può tuttavia colpire anche le donne e tende ad essere più frequente durante la menopausa, quando i livelli di ormoni femminili diminuiscono a vantaggio di quelli maschili. Tra i due sessi vi sono differenze anche nella manifestazione della calvizie: mentre nell’uomo si verifica un diradamento a partire dalla zona delle tempie e della fronte, nella donna interessa soprattutto la parte centrale della testa. Il trattamento specialistico è possibile e consente di ottenere i risultati migliori se iniziato in una fase precoce. Nei casi più avanzati, può essere necessario ricorrere a soluzioni chirurgiche come il trapianto di capelli.
  • Alopecia areata . È provocata da una reazione del sistema immunitario contro i follicoli piliferi e si manifesta con una perdita di capelli a chiazze che interessa diverse zone della testa. La ricrescita dei capelli è possibile ed esistono trattamenti in grado di stimolarla.

Caduta dei capelli: quali esami e quando farli

Una caduta anomala di capelli è un problema che non è bene trascurare e nemmeno trattare con rimedi fai da te. È quindi sempre consigliabile rivolgersi a un medico, soprattutto in presenza dei seguenti sintomi:

  • una caduta più consistente del solito;
  • capelli che iniziano a staccarsi a ciocche;
  • diradamento evidente;
  • comparsa di chiazze glabre;
  • presenza di altri sintomi, quali prurito intenso, bruciore e arrossamento del cuoio capelluto.

Se il medico riterrà necessario approfondire la situazione, prescriverà una visita dallo specialista, un dermatologo specializzato in tricologia, che eseguirà gli esami per diagnosticare eventuali disturbi e le relative cause. Tra questi rientrano:

  • esame visivo dei capelli e del cuoio capelluto, per verificarne lo stato di salute;
  • pull test: consiste nell’afferrare una ciocca di capelli da diverse aree della testa tirandola leggermente per valutare il numero di capelli che si stacca; se è pari almeno a sei, la perdita di capelli è considerata anomala;
  • dermatoscopia: è un’ispezione del cuoio capelluto attraverso un’apposita lente che consente di osservare i singoli capelli e individuare eventuali anomalie dei fusti o dei follicoli piliferi;
  • tricogramma: consiste nel prelievo mediante strappo di un campione di capelli da analizzare successivamente al microscopio per valutare in quale fase di crescita si trovano e osservarne la struttura;
  • analisi del sangue: lo specialista potrà inoltre prescrivere alcuni esami del sangue per individuare eventuali carenze (ferro, vitamine ecc.).

Rimedi per la caduta dei capelli

Una volta stabilite le cause della caduta dei capelli, è possibile che il medico decida di prescrivere uno o più trattamenti, che possono comprendere l’uso di integratori di vitamine o minerali, farmaci orali o dispositivi medici in forma di schiuma o lozione da applicare direttamente sul cuoio capelluto, o trattamenti più invasivi come il trapianto di capelli nei casi particolarmente problematici.

La caduta dei capelli può essere contrastata anche con l’aiuto dei rimedi naturali, come integratori, shampoo e fiale a base di ingredienti con proprietà anticaduta, rinforzanti e rivitalizzanti; tra questi ricordiamo:

  • olio di semi di zucca, che ha dimostrato di migliorare la crescita dei capelli in persone con alopecia androgenetica;
  • oleolito  di cartamo e rosmarino, che contribuiscono alla stimolazione dei geni associati alla crescita del capello;
  • melatonina, che favorisce la crescita dei capelli nell’alopecia areata ;
  • zinco e rame, la cui carenza è stata correlata al telogen effluvium e all’alopecia areata ;
  • coenzima Q10, dotato di proprietà antinfiammatorie.

Prevenire la caduta dei capelli

La prevenzione è un aspetto molto importante per la salute dei nostri capelli. E anche se non possiamo modificare alcuni fattori, come l’avanzare dell’età o la predisposizione genetica, ce ne sono molti altri su cui possiamo intervenire. Come abbiamo visto, la caduta dei capelli è spesso legata a carenze di nutrienti, all’uso di prodotti o trattamenti aggressivi, ai cambi di stagione o a fattori di stress; è quindi molto importante adottare abitudini che aiutino a rinforzare i capelli, a renderli più sani e a preservare la bellezza della chioma. Ecco alcuni consigli.

Innanzitutto, si consiglia di utilizzare shampoo e altri prodotti per la cura e l’igiene delicati e adatti al proprio tipo di capelli. Per prevenire la caduta, può essere utile ricorrere a prodotti cosmetici (per es. fiale, spray o uno shampoo specifico) a base di ingredienti che contribuiscono all’idratazione e alla protezione dei capelli come il trealosio; anche la lavanda, l’equiseto e la rosa canina esercitano un’azione protettiva e promuovono il benessere dei capelli.

Per trattamenti cosmetici come tinte, permanenti, stirature e decolorazioni, è sempre bene rivolgersi a parrucchieri esperti che siano in grado di consigliare il prodotto o la soluzione più idonei. L’uso di strumenti termici, come piastre e arricciacapelli, andrebbe invece limitato il più possibile, perché il calore indebolisce i capelli. Per la stessa ragione, è consigliabile usare il phon a bassa temperatura e a una distanza di circa 15 cm.

È infine molto importante cercare di mantenere uno stile di vita sano, basato su una dieta equilibrata che contenga alimenti in grado di fornire le vitamine, i minerali e i nutrienti di cui i nostri capelli hanno bisogno. Tra questi possiamo citare le uova, ottima fonte di proteine e biotina; gli spinaci, per il contenuto di ferro; la frutta secca, ricca di vitamine del gruppo B, zinco e acidi grassi essenziali.

Anche in questo caso, per compensare eventuali carenze possono venirci in aiuto gli integratori alimentari.

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Le informazioni contenute nell’articolo non sostituiscono il parere del medico. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e devono essere utilizzati nell’ambito di uno stile di vita sano.

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